Lorenzo Guerrini
Nasce a Milano nel 1914.
Studia alla scuola d’arte l’Umanitaria cesello e sbalzo, nel 1930 si trasferisce a Roma, dove è allievo di Alberto Gerardi. Compie numerosi viaggi in Germania, Austria, Cecoslovacchia, Polonia, Lussemburgo e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Nel 1947 presenta presso la Galleria Barbaroux di Milano la sua prima personale di sbalzi di metallo cesellati. Compie il primo soggiorno a Parigi, ove ritornerà ripetutamente dal ’48 al ’54. Nella capitale francese ha modo di incontrare i più grandi scultori del nostro tempo, da Brancusi a Laurens, da Pevsner a Giacometti.
Nel 1948 partecipa con disegni e rilievi metallici alle prime mostre d’arte astratta dell’Art Club insieme a Burri, Conte, Dorazio, Mannucci, Perilli e altri. Comincia il suo insegnamento presso l’Istituto Statale d’Arte di Roma e crea le prime medaglie astratte.
A partire dal 1953 scolpisce la pietra in taglio diretto nelle cave di Marino, Montecompatri e Bagnoregio. L’occasione di una mostra personale al Museo d’Arte Moderna di San Paolo gli permette di lavorare a Campinas in Brasile e di visitare Rio de Janeiro e Recife.
Esegue per l’XI Triennale di Milano la grande scultura in pietra L’uomo si rinnova, ora al Middelheim Parc di Anversa, e la sua gemella Metamorfosi, oggi all’Università di Roma “La Sapienza”.
È presente alle maggiori esposizioni nazionali: Triennale di Milano del 1951 (IX), 1957 (XI), Biennale di Venezia 1952 (XXVI), 1954 (XXVII), 1962 (XXXI), Quadriennale di Roma 1955 (VII), Biennale di Carrara 1965 (IV), 1967 (V), 1969 (VI) e internazionali: Biennale di Anversa 1973 (XII) e mostre a Parigi, Londra, Stati Uniti
e Haifa.
Viene proposto per la cattedra di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Vienna, che era stata di Wotruba.
Nel 1968 è invitato ad esporre in una sala personale alla XXXIV Biennale di Venezia. Scolpisce le opere ad essa destinate a Pietrasanta. Nel ’76 inizia il suo insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Roma. Partecipa nel 1979 alla mostra Progettare con l’oro (Firenze, Palazzo Strozzi – Milano, Castello Sforzesco) che riunisce tre personali riepilogative di Lorenzo Guerrini, Arnaldo Pomodoro e Flora Wieshmann Savioli. Nel 1981 espone a Venezia, in una personale al Museo d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro la propria donazione di medaglie e gouaches.
Nel 1985 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna gli dedica una mostra antologica e viene nominato Accademico di San Luca. Sono pubblicati dalle Edizioni Bora i due volumi della monografia e catalogo generale delle sue opere con testi critici di Pier Carlo Santini e Luciano Caramel.
Nel 1987 dona alla Francia, in ricordo dei soggiorni di studio trascorsi a Parigi e grato per l’ospitalità nella Villa Strohl-Fern a Roma, la scultura Il respiro del mare, ora al Centro Pompidou. Nel 1988 dona alcune opere al Comune di Bolsena e per l’occasione espone una trentina di sculture e alcune gouaches in una mostra curata da Samuel Montealegre.
Studia alla scuola d’arte l’Umanitaria cesello e sbalzo, nel 1930 si trasferisce a Roma, dove è allievo di Alberto Gerardi. Compie numerosi viaggi in Germania, Austria, Cecoslovacchia, Polonia, Lussemburgo e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Nel 1947 presenta presso la Galleria Barbaroux di Milano la sua prima personale di sbalzi di metallo cesellati. Compie il primo soggiorno a Parigi, ove ritornerà ripetutamente dal ’48 al ’54. Nella capitale francese ha modo di incontrare i più grandi scultori del nostro tempo, da Brancusi a Laurens, da Pevsner a Giacometti.
Nel 1948 partecipa con disegni e rilievi metallici alle prime mostre d’arte astratta dell’Art Club insieme a Burri, Conte, Dorazio, Mannucci, Perilli e altri. Comincia il suo insegnamento presso l’Istituto Statale d’Arte di Roma e crea le prime medaglie astratte.
A partire dal 1953 scolpisce la pietra in taglio diretto nelle cave di Marino, Montecompatri e Bagnoregio. L’occasione di una mostra personale al Museo d’Arte Moderna di San Paolo gli permette di lavorare a Campinas in Brasile e di visitare Rio de Janeiro e Recife.
Esegue per l’XI Triennale di Milano la grande scultura in pietra L’uomo si rinnova, ora al Middelheim Parc di Anversa, e la sua gemella Metamorfosi, oggi all’Università di Roma “La Sapienza”.
È presente alle maggiori esposizioni nazionali: Triennale di Milano del 1951 (IX), 1957 (XI), Biennale di Venezia 1952 (XXVI), 1954 (XXVII), 1962 (XXXI), Quadriennale di Roma 1955 (VII), Biennale di Carrara 1965 (IV), 1967 (V), 1969 (VI) e internazionali: Biennale di Anversa 1973 (XII) e mostre a Parigi, Londra, Stati Uniti
e Haifa.
Viene proposto per la cattedra di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Vienna, che era stata di Wotruba.
Nel 1968 è invitato ad esporre in una sala personale alla XXXIV Biennale di Venezia. Scolpisce le opere ad essa destinate a Pietrasanta. Nel ’76 inizia il suo insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Roma. Partecipa nel 1979 alla mostra Progettare con l’oro (Firenze, Palazzo Strozzi – Milano, Castello Sforzesco) che riunisce tre personali riepilogative di Lorenzo Guerrini, Arnaldo Pomodoro e Flora Wieshmann Savioli. Nel 1981 espone a Venezia, in una personale al Museo d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro la propria donazione di medaglie e gouaches.
Nel 1985 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna gli dedica una mostra antologica e viene nominato Accademico di San Luca. Sono pubblicati dalle Edizioni Bora i due volumi della monografia e catalogo generale delle sue opere con testi critici di Pier Carlo Santini e Luciano Caramel.
Nel 1987 dona alla Francia, in ricordo dei soggiorni di studio trascorsi a Parigi e grato per l’ospitalità nella Villa Strohl-Fern a Roma, la scultura Il respiro del mare, ora al Centro Pompidou. Nel 1988 dona alcune opere al Comune di Bolsena e per l’occasione espone una trentina di sculture e alcune gouaches in una mostra curata da Samuel Montealegre.
Del 1989 è la mostra personale Forme nel verde allestita negli Horti Leonini di San Quirico d’Orcia, presentato da Rolando Bellini. Nel 1992 partecipa alla mostra Oro d’autore: omaggio a Piero al Museo Statale d’Arte di Arezzo, a cura di Gillo Dorfles. Nel 1995 prende parte alla mostra Artisti contemporanei per gli Uffizi. Dieci anni di acquisizioni 1984-1994 presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, a cura di Anna Maria Petrioli Tofani. Nello stesso anno partecipa all’esposizione Roma 1950-59. Il rinnovamento della pittura in Italia presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Nel 1996 espone alla mostra Acquisti e doni nei Musei Comunali al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 1997 espone sei Grandi Sculture Bianche nella chiesa di San Gregorio al Celio a Roma e nel 1999 al Museo Archeologico di Napoli. È nominato membro della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Nel 2002 partecipa alla mostra Roma 1948-1959 Arte, cronaca e cultura dal Neorealismo alla Dolce Vita che si tiene a Roma al Palazzo delle Esposizioni.
Muore a Roma nel 2002 e due anni dopo l’Accademia Nazionale di San Luca gli dedica la prima mostra postuma con una presentazione di Maria Pia Vivarelli.
Nel 2005 il Comune di Milano espone tutte le opere donate dall’artista alle Civiche Raccolte d’Arte.
Nel 2010 alcune sue sculture sono esposte al Vittoriano alla mostra Romaccademia. Un secolo d’arte da Sartorio a Scialoja e alcune sue gouaches entrano a far parte della collezione delle opere dei maestri accademici contemporanei dell’Accademia Nazionale di San Luca. L’anno successivo la Galleria Nazionale d’Arte Moderna espone tutte le opere del maestro di proprietà della Galleria nella mostra Attraverso le collezioni. Grandi Nuclei Arte Moderna.
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