I suoi esordi artistici avvengono nell’ambito di una rilettura della grande tradizione italiana, mediata dall’insegnamento di due grandi maestri quali Morandi e Guidi che Bendini ha modo di frequentare nel suo apprendistato accademico.
Al trasferirsi del maestro Guidi a Venezia, insoddisfatto dell’insegnamento accademico, lascia gli studi per iniziare un lavoro autonomo di ricerca.
Dopo l’esordio nel ’53 come pittore non figurativo, affine alla corrente informale, la sua esperienza si consolida e si approfondisce in un lavoro rappresentato in varie mostre personali e collettive, con particolare riguardo alla Biennale veneziana del 1956, alla Quadriennale romana del 1959, alla Biennale di San Paolo del Brasile del 1961 e alla Biennale di Tokyo del 1962. Successivamente partecipa alla mostra L’Informale in Italia fino al 1957 a cura di Calvesi, presentando la serie “Larve e Reliquie”. Qualche anno dopo, alla Biennale di Venezia del 1964, presenta la serie dei “Personaggi” e dei “Diari”, mentre nel 1972 presenta la serie dei “Sudari”. La nuova ricerca, riconducibile alla formula dell’arte povera, si manifesta in tutta la sua novità nel 1966 con la personale all’Attico di Roma presentata da Giulio Carlo Argan, con un’altra personale nel ’67 presentata da Francesco Arcangeli allo Studio Bentivoglio di Bologna e con una doppia personale nel 1968 all’InArch e all’Attico di Roma presentate da Argan e da Calvesi. Nel 1973 si stabilisce a Roma dove risiede fino al 1999, quando si trasferisce a Parma. Dopo tredici anni di permanenza parmigiana, torna a vivere a Roma, nel settembre del 2012.
Nel 2000 è tra gli artisti scelti per la mostra Novecento, arte e storia in Italia alle Scuderie del Quirinale e Mercati di Traiano, Roma. Nel 2001 espone al Castello di Masnago, Varese, e nel 2002 gli viene attribuito il Premio Lissone alla carriera, con relativa mostra antologica nel 2003, a cura di Flaminio Gualdoni.
Nel 2006 aderisce anche ad una mostra–omaggio dedicata a Francesco Arcangeli, presso il MAR di Ravenna, Museo nel quale, nel 2010, riceverà il Premio alla Carriera “Marina di Ravenna” insieme a G. Mathieu e A. Rainer, e dal quale, nel 2011, avrà l’invito a partecipare alla rassegna L’Italia s’è desta, arte italiana dal 1945 al 1953, a cura di Claudio Spadoni.
Dopo la partecipazione a varie mostre personali e collettive a Bologna, Roma, Verona e Chieti (Astrattismo italiano 1910-1970, a cura di Gabriele Simongini), nel biennio 2007 e 2008 la Galleria Frittelli Arte Contemporanea di Firenze e la Galleria Niccoli di Parma ospitano opere storiche e recenti di Bendini, affidando la curatela delle varie personali a Maurizio Calvesi, Bruno Corà e Tommaso Trini.
Eletto Accademico Nazionale di San Luca a Roma, nel 2010 riceve il Premio Guglielmo Marconi e presenta opere storiche a Parma e a Milano, rispettivamente al Palazzo del Governatore di Parma (Nove100) e alla Rotonda di via Besana, Milano (Il grande gioco). Infine, nello stesso anno, sempre a Milano, allestisce nella galleria Bianconi una personale di opere inedite, il tempo, la luce, a cura di Flaminio Gualdoni.
Nell’estate del 2011 Gabriele Simongini gli dedica un omaggio all’interno della LXI Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi”, Sassoferrato (Ancona), mentre in novembre Renato Barilli colloca una sua opera nella mostra Leonardo, il Genio, il Mito – il Mito di Leonardo nell’arte contemporanea, alla Reggia di Venaria di Torino. Sempre in novembre, di nuovo Gabriele Simongini lo invita a partecipare alla mostra Archè. Bendini, Boille, Mariani, Turcato nella Basilica Santa Maria di Collemaggio, L’Aquila, mostra che viene poi trasferita, nel gennaio 2012, nella sala Giubileo del Vittoriano, Roma.
Nel 2012 esce il libro monografico Vasco Bendini a cura di Flaminio Gualdoni e Ivo Iori con una testimonianza di Stefano Agosti, Grafiche Step, Parma, libro che viene presentato prima, a marzo, nella sede della Fondazione Cariparma, a Parma, poi, in ottobre, all’Accademia Nazionale di San Luca a Roma.
Da novembre 2012 a gennaio 2013 espone diciassette opere nella mostra Vasco Bendini / Matteo Montani. Così lontani, così vicini, curata da Gabriele Simongini per il Museo Palazzo de’ Mayo (Fondazione Carichieti) a Chieti.
Il 21 febbraio 2013 viene invitato con tre grandi opere recenti alla mostra collettiva Pittori d’oggi Francia/Italia al Palazzo della Promotrice di Torino e il 27 febbraio, in occasione del suo novantunesimo compleanno, si inaugura al MACRO di Roma la mostra Vasco Bendini 1966-67, curata da Gabriele Simongini.
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